PER NON DIMENTICARE

Foscolo, illuminista convinto, coltivava, quale unica forma di immortalità, quella del ricordo: ciascuno di noi potrà sopravvivere alla corruzione del tempo finché vi sarà un cuore d'uomo che ci ricordi.

Ma il ricordo consente di andare ben al di là del mero annichilimento della distanza spazio-temporale. Perché dona a noi tutti la possibilità di stabilire un' intima comunione anche con coloro cui non ci lega alcun legame affettivo o di cui, addirittura, potremmo non conoscere neanche il volto o il nome.

Oggi, 11 settembre, è, per me, la celebrazione del ricordo. Di tutte le vittime della strategia del terrore; di tutti coloro che perirono nelle Torri per la follia dell'uomo; di tutti coloro che morirono lanciandosi nel vuoto e che ebbero "abbastanza tempo perché si scompigliassero i capelli e dalle tasche cadessero gli spiccioli, le chiavi" (Szymborska).

E, nel ricordo, ci riconosceremo e riconosceremo la nostra umanità.